Monthly Archive dicembre 2016

Portoni industriali avvolgibili: quali scegliere?

portoni industriali avvolgibili

I portoni nell’industria

Nell’industria le esigenze di chiusura dei varchi devono soddisfare molteplici condizioni, a seconda della lavorazioni e delle tempistiche. Per questo motivo, sono nate tipologie diverse di prodotti che soddisfano le varie esigenze.

Portoni industriali avvolgibili

I portoni industriali avvolgibili hanno la peculiarità di funzionare mediante l’arrotolamento del telo che li compone direttamente su un tubo avvolgitore. In questo modo si ottengono buone velocità di apertura (siamo sull’ordine dei 0,75 m al secondo), insieme alla risoluzione di problemi legati alla povere, alla dispersione termica e al rumore. Il sistema è molto silenzioso nel funzionamento.  L’intero insieme struttura portante-meccanismo di chiusura ha dimensioni assai contenute, questo permette la sua posa in opera direttamente all’interno dei vani luce, diminuendo notevolmente lo spazio necessario e il successivo ingombro una volta posizionato. Le esigenze di visibilità oltre la struttura o della presenza di luce naturale all’interno dei locali possono essere asservite tramite l’introduzione di file di oblò direttamente sul velo di PVC ad alta resistenza. I portoni sono in grado di sopportare anche le basse temperature e muniti di un telo coibentato, insieme ad una specifica motorizzazione adatta allo scopo, permettono impieghi in ambienti in cui le temperature scendono fino a -25°C.

Versioni speciali

Alcune versioni sono dotate di  un meccanismo di chiusura che scorre, per mezzo di cerniere, su una guida in polietilene ad alta densità molecolare e dotato di autolubrificazione. Il polietilene è conosciuto come un materiale dotato di un basso coefficiente d’attrito, resistente all’usura e agli urti e in grado di opporsi alla corrosione e agli effetti deleteri del contatto con prodotti chimici. Inoltre è disponibile in diverse colorazioni. Questo tipo di portoni risulta autoriparante in caso di urti  raggiunge velocità di apertura di circa 2 m al secondo. Sono stati concepiti soprattutto per l’uso in ambienti interni, dove garantiscono un perfetto isolamento termico e, all’occorrenza, dotando il sistema di batterie UPS è possibile usufruirne come via di fuga in caso di interruzione nell’erogazione dell’energia elettrica.

Porte flap per facilitare il lavoro

Perché installare porte flap

Le porte flap, essendo porte flessibili a battente, sono ideali per isolare stanze interne a un fabbricato e consentire, al tempo stesso, un transito veloce e privo di ostacoli in magazzini, laboratori, industrie alimentari e ambienti a bassa temperatura. I materiali di costruzione, sempre eccellenti, tengono conto delle diverse destinazioni d’uso delle porte flessibili a battente. L’uso del PVC per la realizzazione delle ante delle porte flap garantisce flessibilità, resistenza agli urti e indeformabilità alle basse temperature. Una molla di torsione regola la forza di apertura che può essere di tipo manuale oppure pneumatica. Il telaio delle porte è solitamente in acciaio zincato o in acciaio inossidabile.

Isolamento termico

Le porte flap garantiscono luminosità e trasparenza e contribuiscono in modo ottimale a isolare gli ambienti fra loro contigui sia dal punto di vista termico sia da quello acustico. Essendo in grado di ridurre drasticamente la dispersione di freddo e di caldo trovano un impiego d’eccellenza in tutti i settori industriali, specialmente quelli alimentari, in cui il mantenimento delle corrette temperature all’interno degli ambienti si rivela di fondamentale importanza.  A seconda delle esigenze l’apertura dei battenti può essere a un unico senso o a due sensi.

Colori e modelli diversificati

Pur essendo riservate ad ambienti lavorativi le porte flap sono comunque curate anche sotto il profilo estetico che va ad integrarsi a quello funzionale. Prodotte in tinte differenti riescono, tra l’altro,  a portare una piacevole nota di colore all’interno di locali spesso grigi e anonimi. La parte trasparente, più o meno ampia, varia da un modello a modello e consente una differente visibilità tra una stanza e l’altra  a seconda delle diverse esigenze. Le porte flap devono il loro successo anche alla loro economicità, alla facilità di installazione e alla resistenza nel tempo.

Coperture mobili: soluzioni efficienti ed economiche

coperture mobili

Strutture temporanee per il magazzinaggio ed altro

Anche alle imprese medie e piccole, comprese quelle agricole, al giorno d’oggi può capitare di non disporre di spazi sufficienti per uso a magazzino. Se vi sono significative fluttuazioni dell’inventario, se è necessario ricoverare temporaneamente raccolti, bestiame, o macchinari, insomma se si verifica una situazione imprevista, una rapida ed efficace flessibilità nello spazio coperto disponibile è importante. Le coperture mobili, poi, possono prolungare l’area coperta a ridosso di un edificio permanente. Per esempio, sono molto utilizzate per essere ancorate in corrispondenza di un portone di un edificio industriale, e vengono poi aperte o ripiegate a seconda del bisogno, quando si tratta di svolgere operazioni di carico e scarico di merci delicate o deperibili in concomitanza con significative precipitazioni atmosferiche.

Una struttura efficiente ed economica

Rivolgendosi ad una azienda leader nel settore, come la Trivellato S.r.l., è possibile avvalersi della consulenza di personale esperto e qualificato che assisterà nella scelta del tipo di struttura. In ogni caso si tratterà di una costruzione autoportante, realizzata in acciaio zincato, robusta, durevole, ed efficiente. Queste strutture sono modulari e quindi adattabili per superficie e cubatura, in modo da rispondere alla perfezione alle specifiche esigenze di ogni cliente. La copertura vera e propria viene tesa sopra a questa struttura ed è realizzata nei materiali plastici più adatti, resistenti ed impermeabili. Si tratta di una soluzione ideale anche per gli impianti di compostaggio, le industrie, l’agricoltura e l’allevamento.

Un altro vantaggio delle coperture mobili

Questo tipo di strutture può essere fornito in versione fissa; si tratta perciò di coperture che vengono installate  in modo definitivo. Ma un altro vantaggio delle coperture mobili temporanee è che non costituiscono un edificio in sé, e quindi, nella versione mobile, non necessitano di licenze edilizie e simili procedure burocratiche. Un innegabile punto a favore.

Porte a impacchettamento: soluzioni innovative

porta rapida a impacchettamento

L’innovazione nel mercato attuale

Oggi le porte ad impacchettamento rapido rappresentano un’innovazione nel settore delle chiusure. Devono il loro successo a due elementi: la facilità d’installazione e la velocità di esercizio.

Le porte a impacchettamento

Il mondo frenetico della logistica, sia interna ad un’azienda che in conto terzi; l’accesso veloce a fosse di carico/scarico: sono solo due delle numerose situazioni in cui la velocità operativa è il credo da seguire. Costituite da un telo in PVC ad alta resistenza e dotate di un sistema a impacchettamento che utilizza cinghie anch’esse ad alta resistenza, le porte a impacchettamento sono l’ideale soluzione a chi ha problemi di transiti rapidi e continui, con il vantaggio di non avere particolari esigenze di manutenzione. Il sistema, oltre alla possibilità di essere installato in qualunque tipo di fabbricato ed essere adattabile a qualunque ambiente operativo, non deve essere installato a pavimento. Per luoghi che hanno esigenze di far penetrare la luce naturale o per avere visuale sull’esterno, è possibile dotare il manto di oblò trasparenti.

Tutto questo nella normale operatività, ma quando le condizioni di utilizzo sono particolari entrano in gioco le porte a impacchettamento per grandi dimensioni, espressamente concepite per operare all’interno di vani con grosse aperture. Sono uguali a quelle in formato standard per quanto riguarda materiali e tipo di funzionamento, ma permettono di operare scelte “ad hoc”, adattando la copertura e la struttura alle singole situazioni. In caso di necessità si può intervenire anche sulla motorizzazione, fino al vero e proprio raddoppio che consente di far fronte a particolari sforzi impegnativi su coperture di elevata dimensione.

Il rischio esplosioni

Una particolare tipologia di porte ad impacchettamento è quella destinata ad operare in ambienti a rischio di esplosioni: sono progettate e costruite per operare in presenza di polveri o gas, rispettando i dettami della vigente normativa in materia.

Portoni sezionali rei 120

portoni sezionali REI 120

Contrastare il fuoco

Gli effetti di un incendio possono essere devastanti, soprattutto in ambito professionale, per via dei materiali o delle quantità degli stessi che possono trovarsi all’interno dei locali. Lo scopo dei portoni sezionali antincendio è quello di impedire e, dove non fosse possibile, rallentare la propagazione del fuoco.

Portoni sezionali REI 120

Gli anglosassoni le chiamano fire door, da noi si conoscono con il nome di porte antincendio, altrimenti dette porte REI. I portoni sezionali REI sono i fratelli maggiori delle porte, diversi nelle dimensioni, ma simili nelle caratteristiche progettuali e costruttive. Per le caratteristiche che possiedono sono in grado di isolare le fiamme presenti in un locale quando scoppia un incendio e di resistere agli effetti distruttivi del fuoco almeno per un lasso di tempo stabilito dalla normativa di riferimento.  Vengono suddivisi in base alla classificazione R.E.I., acronimo delle parole francesi Resistance (resistenza), Entretenir / Etanchéité (ermeticità) e Isolement (isolamento), in cui la resistenza indica la capacità di mantenere la resistenza meccanica sotto l’attacco del fuoco, l’ermeticità la proprietà di non lasciar passare fiamme, gas caldi o vapori sul lato non esposto all’incendio e l’isolamento termico la caratteristica di ridurre la trasmissione del calore. La nomenclatura completa delle porte e dei portoni tagliafuoco è rappresentata dalla sigla REI seguita da un numero che indica il lasso di tempo, espresso in minuti primi, entro il quale la struttura è in grado di resistere alle fiamme senza cedere. Quindi, nel caso dei portoni sezionali REI 120, avremo un tipo di chiusura in grado di resistere per 120 minuti agli effetti di un incendio.

La certificazione

Naturalmente, tutti gli elementi di cui è composto il portone sono soggetti alla classificazione che viene eseguita seguendo le indicazioni prescritte dalle norme della serie EN 13501. Soltanto il rispetto di questi parametri consentirà, in seguito, di avere la certificazione di prodotto e la successiva immissione sul mercato.

Portoni per capannoni industriali: utilizzi

Portoni per capannoni industriali

Le aperture nel mondo dell’industria

Un’industria segue ritmi ben precisi, dettati dal minor tempo possibile per eseguire una lavorazione. I varchi sono uno dei tasselli di questo meccanismo: grandi per soddisfare le esigenze di velocità e di dimensionamento, in alcuni casi sono anche molto grossi.

Portoni per capannoni industriali

I portoni per capannoni industriali soddisfano praticamente tutte le esigenze dell’industri in fatto di chiusure di varchi. Il mercato attuale offre soluzioni che si adattano a qualunque tipo di esigenza: dal grande deposito logistico, al grande magazzino di stoccaggio di cereali, passando per fabbriche di ogni dimensione e tipologia, tutti possono trovare il portone adatto alle loro esigenze.

Le tipologie sono davvero tante, innanzitutto i portoni si adattano sia alle aperture verticali che a quelle orizzontali e neppure il verso rappresenta un problema: i portoni a scorrimento possono essere montati con l’apertura a destra o a sinistra, indifferentemente. Insieme alla qualità dei materiali, oggi, la velocità di funzionamento è alla base delle caratteristiche di un portone. Questa è una peculiarità dei portoni ad impacchettamento rapido e di quelli ad avvolgimento rapido: stiamo parlando di velocità che raggiungono tranquillamente i 2 m al secondo. Significa aprire un portone alto tre metri in circa 3 secondi. Per chi ha esigenze di avere più coibentazione, invece, la scelta ricade sui portoni sezionali che sono composti da pannelli isolanti e guarnizioni di tenuta. Se l’esigenza è chiudere aperture molto grandi ci si può orientare verso i portoni a libro. permettono di raggiungere dimensioni notevoli.

Gli utilizzi speciali di un portone

Ma il portone non deve solo chiudere un’apertura, a volte deve operare in sincronia con le lavorazioni o adattarsi ad ambiente con caratteristiche ben precise. È così che sono nati i portoni per carri ponte che permettono di dividere due o più aree all’interno di un capannone, pur permettendo il passaggio del macchinario. I portoni ATEX, invece, sono portoni che per le loro caratteristiche costruttive e i materiali impiegati risultano adatti all’utilizzo in luoghi a rischio di esplosione, in conformità all’attuale normativa ATEX.

Porta autoriparante per autolavaggi: caratteristiche fondamentali

Gli urti in un autolavaggio

Un autolavaggio è sicuramente esposto al rischio di collisione fra i mezzi e la struttura, portoni compresi. La porta autoriparante è la soluzione a questo problema.

Porta autoriparante per autolavaggi

La porta autoriparante per autolavaggi è una novità da poco presente sul mercato. Si tratta di una porta ad avvolgimento rapido, in cui il sistema di funzionamento si basa sull’arrotolamento del manto in PVC che compone la chiusura intorno ad un tubo avvolgitore. L’innovazione di questo sistema è data dallo scorrimento su una guida in polizene ad alta densità molecolare e autolubrificante, per mezzo di cerniere. Non sono presenti barre rigide e il manto, in caso di urto, è autoriparante. Inoltre, in caso di impatti frontali con  fuoriuscita del telo dalle guide questo può comodamente essere fatto rientrare nella sua sede. Dotando la porta di batterie UPS è possibile garantirne il funzionamento anche in caso di interruzione dell’energia elettrica e, volendo, trasformare il varco in una via di fuga. La presenza di un inverter all’interno della logica di comando permette di raggiungere velocità operative che arrivano ai 2 m al secondo e in prossimità dei punti di arresto, in apertura e chiusura, è possibile prevedere accelerazioni o rallentamenti.

Conformità

Inoltre questa tipologia di porte viene costruita seguendo i dettami della norma UNI EN 13241-1. Norma che contiene i chiarimenti su quali requisiti debbano possedere i cancelli, le porte e le barriere (manuali o motorizzate) che saranno installati in aree a cui possono accedere persone, allo scopo di fornire un accesso sicuro all’interno di edifici commerciali, industriali e residenziali a persone, veicoli e merci. Si tratta di sottoporre a prove iniziali il prodotto (da parte di un Organismo Notificato dal Ministero) a cui segue un controllo della produzione in fabbrica, l’etichettatura con simbolo “CE” e il rilascio della Dichiarazione di Conformità ( questi da parte del costruttore).

Porte industriali per interni: tipologie e funzioni

Porte industriali per interni

Le porte nell’industria

L’industria è un mondo che ha esigenze diverse, in base alle lavorazioni, ai processi produttivi, all’organizzazione interna. Le porte costituiscono una parte di queste esigenze. Chiamate a chiudere sezioni di un luogo di lavoro o un’intera sezione, devono adattarsi alle singole esigenze sul campo.

Porte industriali per interni

Le porte industriali per interni seguono, in linea di massima, le esigenze cui sopperiscono i portoni, in alcuni casi specializzandosi ancora ulteriormente. Con la tecnologia di ultima generazione sono state concepite porte avvolgibili ad autoriparazione in caso di urti, per esempio. Le stesse porte hanno velocità di funzionamento sull’ordine dei 2 metri al secondo ed oltre. Garantiscono un ottimo isolamento termico e dotandole di batterie UPS possono tranquillamente svolgere il ruolo di vie di fuga in caso di emergenza, poiché il loro funzionamento è garantito dalle batterie stesse in caso di mancanza di corrente elettrica. Esistono anche soluzioni più economiche, come le porte cosiddette “flap” (porte flessibili a battente) per esempio. Si tratta di porte con ante costruite in PVC, questo dono alle porte caratteristiche di robustezza e resistenza, anche alle basse temperature. Inoltre il passaggio delle persone risulta agevole, così come quello dei carrelli elevatori. Generalmente si può scegliere fra il funzionamento manuale o quelle assistito pneumaticamente. Un’altra soluzione può essere l’adozione delle tende a strisce in PVC: non si tratta di vere e proprie porte, ma di una serie di strisce ancorate ad un supporto metallico che ne permette la rotazione a 90° in entrambi i sensi. Questo permette il facile e rapido passaggio di uomini e carrelli. Offrono la possibilità di essere personalizzate nei colori, oltre che nel classico formato trasparente.

Le porte speciali

Per l’utilizzo nei luoghi in cui potrebbe svilupparsi un incendio anche l’industria deve adottare le cosiddette porte REI. Sono porte che per le loro caratteristiche costruttive sono in grado di resistere agli effetti dl fuoco per un certo lasso di tempo minimo. Si identificano con la sigla porta REI seguita da un numero che ne indica la resistenza in minuti (REI 60, REI 120, ecc.).

L’importanza delle porte atex per laboratori

porta impacchettamento atex

Atex cosa significa?

È il nome che viene comunemente dato per indicare delle normative europee nel campo delicato dei materiali esplosivi e deriva dalle parole inglesi (AT)mosphères ed (EX)plosibles, atmosfera ed esplosivi. Queste direttive determinano tutta una serie di parametri che devono essere necessariamente rispettati al fine di garantire la sicurezza, sia per chi lavora a contatto con queste sostanze per non danneggiare, inquinare o disperdere nell’ambiente, sia per la popolazione circostante.

Porte Atex per laboratori

Quando si parla di porte Atex per laboratori, ci si riferisce a tutte quelle tipologie di porte atte a proteggere i materiali esplosivi, in quanto al variare delle temperature può variare anche il pericolo di esplosione; tutto ovviamente dipende da quale materiale si lavora. Per installare questo tipo di porte ci si deve avvalere di aziende serie che possano garantire e certificare le porte installate. Come avviene sempre in questi casi la ditta, che produce e installa le porte, garantendone la sicurezza, si assume con le certificazioni la responsabilità della sicurezza. Il proprietario del laboratorio deve solo assicurarsi che tutte le manutenzioni e l’utilizzo delle porte avvenga in modo corretto, seguendo anche lui le normative europee.

Caratteristiche e campi di applicazioni

Le porte Atex per laboratori, sono in genere porte studiate per essere molto veloci al fine di evitare al massimo il rischio di contaminazioni, nell’entrata e uscita del personale o in caso di spostamento materiali. Sigillano in modo efficace l’ambiente rendendolo più stabile possibile, in genere questo tipo di tecnologia è sempre certificato; diffidare dunque di ditte che non vogliono fornire tutta la certificazione necessaria. I campi di applicazione sono molteplici, in alcuni ambienti come quelli ad atmosfera esplosiva queste porte sono obbligatorie per legge, ma in altri campi si possono installare per assicurarsi di fornire un prodotto integro e ben conservato, anche se non è richiesta l’installazione a norma di legge.